Davide Oldani, una stella Michelin, stupisce con la sua semplicità e tenacia.
Ha portato avanti il proprio progetto negli anni sempre rimanendo coerente alla sua filosofia POP.
Oldani riesce a trasformare in un’opera d’arte culinaria ciò che il mercato stagionale offre.
Come lui stesso ci ha raccontato, sul sito web del ristorante non c’è traccia del menù, non solo perché varia di stagione in stagione, ma soprattutto perché nessuno deve andare al D’O con pregiudizi o idee preconfezionate. L’esperienza al D’O deve essere istintiva e semplice allo stesso tempo: “Vieni, vedi e alla fine decidi”.
Questa esperienza inizia dalla piazzetta di San Pietro all’Olmo sulla quale si affaccia il locale.
Grandi vetrate ed una porta nera che mette quasi soggezione…però appena varchiamo la soglia ci rendiamo conto che tutto riporta al concetto di casa, con il tinello, il salotto, la sala da pranzo.
L’interior, curato da Piero Lissoni, è minimalista, ma è sempre ben presente anche la mano di Oldani che ha studiato le sedie, il tavolo ed altri oggetti in maniera che fossero ergonomici e privi di inutili orpelli.
Chef Oldani ci racconta della sua passione per il design e per la scrittura, di appunti scritti anche di notte, poi raccolti e corretti; tutto quello che si trova nei suoi libri è “farina del suo sacco”.
Per la durata del pranzo, la piazzetta ci fa compagnia grazie alle vetrate a tutta altezza: lo chef ci spiega che l’obiettivo è quello di far entrare la piazza nel ristorante ed il ristorante nella piazza…missione compiuta!
Lo staff è un valore aggiunto, giovani sempre sorridenti, professionali e pronti a rispondere ad ogni richiesta o spiegazione riguardante il menù.
Durante la nostra chiacchierata Oldani ci confessa con orgoglio, che alcuni ragazzi hanno iniziato proprio qui, poi se ne sono andati e sono ritornati, poiché lui li ha sempre lasciati liberi.
D’O è inteso come dare, perché l’importante appunto è “dare”.
Egli stesso ricorda con affetto la sua esperienza con il maestro Gualtiero Marchesi che per lui è stato un vero mentore, per questo ne parla con grande ammirazione.
In tutti i suoi progetti c’è armonia unita ad idee chiare, cosa che porta sempre importanti soddisfazioni come ad esempio essere stato food ambassador per il Coni alle olimpiadi di Rio!
Lo sport è un’altra passione dello chef che per un attimo, con un velo di malinconia, ricorda il suo passato da calciatore finito a causa di un grave infortunio.
Il pranzo è un mix perfetto tra tempi d’attesa, bontà del cibo, bellezza dell’ambiente e naturalmente ottima compagnia! 🙂
La melanzana caramellata ci ha subito colpito al cuore, sia per la presentazione che per il gusto, valida alternativa stagionale all’iconica cipolla caramellata.
Da vere romagnole, essendo amanti dei primi, vi consigliamo di assaggiare i due risotti: talmente buoni che anche adesso ne percepiamo l’incredibile sapore al solo ricordo.
Come secondo abbiamo scelto un piatto a base di pesce, uno di carne ed uno con uovo di quaglia e verdure. Difficile (se non impossibile) decidere quale sia il migliore.
Per non farci mancare niente, abbiamo concluso con una selezione di dolci, tutti molto buoni, anche se la cheesecake ci ha fatto letteralmente innamorare! Non è fantastica?!
Che esperienza meravigliosa…grazie chef Oldani e ci scusi se le abbiamo rubato più tempo del dovuto. Forse perché ci siamo sentite come a casa?!?
Good vibes,
L&S
Sito web: cucinapop.do
Pics by L&S with iPhone6s
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